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Ve l’avevamo promesso, e a quasi un anno di distanza dal tributo a Mario Gualtieri, sono iniziati i lavori per un nuovo Murales, dedicato stavolta a un caro amico, oltre che grande artista, Totonno Chiappetta.

Insieme a noi in questa impresa la ditta Garritano, che si occuperà dei lavori e Matteo Zenardi, l’artista che disegnerà il Murales: squadra che vince non si cambia. Il Murales sarà realizzato alla fine di viale della Repubblica, prima del ponte Mancini accanto ai Murales di Gigi Marulla e Giuseppe Faraca.

Perché proprio qui e perché Totonno?

Ancora una volta come per i Murales di Bergamini e Mario Gualtieri, vogliamo portare un po’ di colore nelle aree più abbandonate della città e nello stesso tempo far rivivere i personaggi che più ci rappresentano e che hanno lasciato il segno. Totonno era uno di questi.

Era un amico speciale, un uomo buono e un artista geniale. Le sue barzellette, le sue rime, le sue poesie e rumanzelle, chi se le scorda! Comico, cabarettista, attore di teatro e del cinema, era brillante sempre, nelle piazze tra la gente di quartiere, sui palchi di grandi teatri o dietro a una cinepresa. 

Il suo esordio in teatro, avvenuto per caso nel ‘77, l’aveva da subito consacrato alla carriera di attore. Ha recitato a New York con la compagnia I Giullari di piazza, è stato protagonista in Pulcinella e Jugale di Casalini, Capponi e Chiappetta. Ha lavorato con il regista Massimo Masini nella Casa di pietra di Vincenzo Ziccarelli. Ha riempito il Petrarca di Arezzo, con il Re nudo di Schwarz e ha vinto il Castello d'oro, importante premio teatrale, interpretando Tonio ne I Pagliacci, e Basilio nel Barbiere di Siviglia.

Nel ‘87, insieme a Carlo Napoletani inizia le prime rappresentazioni nelle carceri di Cosenza, dove per oltre 15 anni è riuscito a far entrare arte e cultura, a farsi apprezzare per la sua spontaneità. Anche per questo è stato definito attore sociale. 

Pur avendo partecipato a diverse trasmissioni televisive sulla Rai, come Piacere RAIuno, Cifari eDiavuli, La linea retta, Se una notte a Monte Cocuzzo, Macao, Questa Italia, Subbuglio, pur avendo recitato in film come Angela come te di Anna Brasi, Uomo contro uomo di Sergio Sollima, Un bambino in fuga di Mario Caiano, Angeli a sud di Massimo Scaglione Totonno era prigioniero della sua cosentinità, non avrebbe mai rinunciato a vivere Cosenza per continuare la sua carriera altrove. Era un intrattenitore nato, ma più di tutto era una persona generosa, “non conosceva il senso della proprietà” [cit. Luigi Maria Chiappetta, figlio di Totonno], tutto quello che aveva lo condivideva con chi ne aveva bisogno.

Totonno era il fratello di tutti, in modo spontaneo riusciva a togliere il meglio dalle persone, a creare un contatto tra lui e gli altri immediato, superando ogni diffidenza. Meritava uno spazio nel cuore di Cosenza, la città che lo ha amato, dove è riuscito a strappare sorrisi e risate “puru ali petre”, a diffondere buon umore sempre con la sua presenza. 

Totonno è nel cuore, non solo nostro, ma tutti i cosentini. La sua mancanza non smetteremo mai di sentirla, ma speriamo che il Murales sia un modo per ricordare chi è stato per Cosenza. Siamo sicuri che anche da lassù starà pensando, e ni scialamu. . .

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